Mi capita di sentirmi libero. Libero di fare, dire, guardare, pensare.
Altre volte mi accorgo invece di essere in gabbia, di dover sottostare a degli obblighi morali, sociali, istituzionali e un pò mi pesa. A volte mi ribello e sbaglio. So che siamo tutti sulla stessa barca, che per tutti ci sono momenti in cui non si può esprimere appieno ciò che si è, ciò che si prova, ma questo non è consolante.
Marguerite Duras diceva che: "Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è", e vi dico che il momento in cui mi sento più libero, in cui nulla mi pesa, in cui il ritmo del mondo è consono al mio vivere, in cui mi libero davvero, è un momento semplice, primordiale.
È il contatto tra due corpi, il profumo della pelle, la sicurezza di un abbraccio nel silenzio di una stanza, è la persona che apre la gabbia e ti lascia uscire, restando a guardare, soddisfatta, il tuo tornare a volare.
1 commento:
la sicurezza di un abbraccio nel silenzio di una stanza...
mi manca in effetti!
buona giornata Paolo!
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