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giovedì 24 aprile 2008

Pinturicchio o Pintoricchio?

Non parlo certo di Del Piero, chi mi conosce sa che ho altri interessi rispetto al Giuoco del Calcio...insomma non conosco le squadre, nè i giocatori, nè i risultati e la Gazza la leggo solo se sono al bar e il quotidiano nazionale è occupato; comunque mi soffermo solo sulle notizie dal mondo e poco altro!

Tornando a noi, mi accingo a partire per un week-end a Perugia e ci scappa giusta giusta la mostra sul Pintoricchio!
CHI?


Sperando in un tempo clemente Vi auguro un buon week-end e Vi aspetto lunedì per il resoconto ed il commento alla mostra e alla visita della città!

un bacio

lunedì 18 febbraio 2008

... e i Barbari

Sabato gita a Venezia per la mostra "Roma e i Barbari". Un percorso importante nella storia, un ampio periodo della durata di mille anni, in cui si è formata l’identità del continente europeo.

Roma e i Barbari vuole proporre una visione differente di questi mille anni decisivi per quell’entità geografica oggi chiamata Europa, che troppo spesso celebra radici greche, romane ed ebraico-cristiane, scordando le proprie origini barbare, peraltro assai potenti e determinanti. L’esposizione veneziana raccoglie circa 1700 oggetti, molti degli oggetti esposti sono considerati dei tesori nazionali; è il caso per esempio del tesoro di Beja in Portogallo, del reliquiario esagonale di Conques, o del tesoro di Childerico, conservato alla Biblioteca Nazionale Francese a Parigi, dell’evangeliario di Notger in Belgio, del ritratto presunto di Amalasunta conservato al Museo del Bargello a Firenze.Numerosi sono gli oggetti presentati, come ad esempio il cofanetto di Teodorico, che per la prima volta dopo 1400 anni lascerà l’abbazia di Saint-Maurice in Svizzera per la mostra. Alcuni di questi reperti sono frutto di scoperte recenti, come ad esempio il piede monumentale in bronzo di Clermont-Ferrand o il tesoro della tomba della dama di Grez-Doiceau di Namur, o ancora la lancia da parata di Cutry (Moselle, Francia). Notevole è anche la presenza in mostra degli Scettri del Palatino (Roma), recentemente ritrovati. Accanto agli oggetti archeologici è da segnalare che la mostra raccoglie rarissimi documenti manoscritti, tra i quali il Book of Mulling, gli evangeliari di Saint-Vaast e di Marmoutier, nonché il manoscritto di un Vangelo secondo San Giovanni in miniatura copiato in Italia tra il V ed il VI secolo.
Ok, questa è la pubblicità che trovate in rete...ma la domanda è: Bella mostra?
Diciamo di si, un pò pesante per via della carenza di info sui manufatti esposti: c'erano queste vetrine con oggetti bellisimi, tipo corredi funebri, senza nessuna spiegazione a parte il materiale (ferro; cristallo di rocca; ecc) e una seria difficoltà ad individuare i reperti che erano solamente elencati e non numerati.
Diciamo anche che la didattica è carente e che la mostra si dovrebbe chiamare "I Barbari e Roma" e se avete visitato la mostra "La rivoluzione dell'immagine. Arte paleocristiana tra Roma e Bisanzio" nelle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari (Vicenza), oppure "I Longobardi. Dalla caduta dell'impero all'alba dell'Italia" a Palazzo Bricherasio (Torino) avrete uno spiacevole senso di déjà vu...
Diciamo che c'erano 2 tipi di spesa (a parte il biglietto): il libricino per visitare la mostra a 8€ oppure il catalogo della mostra a 48€ (ma 80€ in libreria con copertina rigida).
Diciamo che ne è valsa la pena ma che mi aspettavo qualcosa di più!

E Venezia? Fredda e bellissima! C'era poca gente in giro (e anche alla mostra) e quindi è stata vivibile e godibile