domenica 9 novembre 2008

Se magna!



Eccoci qui per i voti! La cucina romana è varia e vanta ricette buonissime. Provare tutto? Impossibile in un week-end, se volete farvi un'idea leggete qui!

Iniziamo con Mario's, locale trovato seguendo un paio di forum sui ristoranti di Roma che devono essere non blasonati, poco turistici e soprattutto con un buon rapporto qualità/prezzo.
- Spaghetti cacio e pepe -- voto 8
- Bucatini all'amatriciana -- voto 6/7
- Saltimbocca alla romana -- voto 6 (maledetta quella volta che non ho preso l'abbacchio! )
Qui fanno anche pesce e da quel che ho visto meritava!
Completavano il tutto una bottiglia d'acqua naturale, un quartino di rosso della casa e 2 caffè.
Spesa? più o meno 40,00€
Voto complessivo? Un bel 7



Per un pranzo veloce, tra un museo e l'altro, ci siamo appoggiati a Rossopomodoro, che avevo già testato tempo fa a Firenze.
Da quest’anno a Rossopomodoro 10 dei piatti di menù sono preparati con prodotti che sono presidi Slow Food, il progetto comune è quello di tutelare dei prodotti rari e a rischio di estinzione.
- CARMELO: Provola, salsiccia napoletana e friarielli -- voto 7
- PURCHIANESE: Salsa di pomodori e pancetta, mozzarella, basilico, pecorino bagnolese, pepe -- voto 8
- CASTAGNONE: Tiramisù con crema chantilly alle castagne, savoiardi, scaglie di cioccolato e cacao -- voto 6,5
Ottimo ed abbondante, la pizza è carica di ingredienti. Sebbene tenda ad essere morbida e sugosa la consiglio a tutti. Abitualmente valuto la pizza in 2 fasi: la prima è alla vista e al gusto; la seconda è dopo un paio d'ore (se si ripropone...).
Voto complessivo: 7

Mi sarebbe piaciuto andare anche da Armando al Pantheon (e qui mi scappa una lacrima), eravamo in zona e sono entrato per vedere se c'era posto...logicamente tutto prenotato, ma il profumo era meraviglioso!
Peccato.

Sabato sera ci siamo invece recati al Maud, all'arrivo la strada sembrava di quelle periferiche e poco raccomandabili, ma all'uscita c'era un sacco di gente! Questo l'ho trovato rovistando in rete, e ciò che mi ha colpito è l'utilizzo in cucina di diversi sali, minerali e marini, ognuno con un sapore particolare.
All'aperitivo accompagnano sempre stuzzichini a buffet (ho visto clienti servirsi degli appetizer fino a mezzanotte!). Di primo acchito il locale sembra un pò freddo, l'arredamento tende al bianco, con queste poltrone in pelle (o similpelle) bianca, ecc.
Un dj accompagna l'american bar ed in sala ristorante (una 40 di posti) un duo jazz faceva da sottofondo. Ma veniamo a noi:
- Tartare di tonno ai capperi con sale nero molokai delle Hawaii -- voto 7,5
- Cacio e pepe in paniere croccante di parmigiano -- voto 6,5 (troppo salate!)
- Gnocchetti al castelmagno e zucca -- voto 7/8
(la pasta è cotta al sale rosa dell'Himalaya)
- Filetto di manzo alla griglia con sale river Murray australiano -- voto 7
- Filetto Maud al whisky Lagavulin 16y.o con pinoli e sale Maldon francese -- voto 8
La morosa avrebbe preso anche il dolce, ma solo per golosità. Visti i tempi d'attesa ha preferito soprassedere.
C'è anche la carta delle acque...noi abbiamo optato per una Voss norvegese, con residuo fisso di 22,00 mg/l e bottiglia di design. (a 6,00€)
Unica nota dolente, il personale (1 barista + 2 cameriere + 1 tipo strano). Niente da eccepire come gentilezza e preparazione, anzi... ma il tipo col cappellino, che sembrava fosse capitato lì per errore e lo avessero messo a lavorare...diciamo che erano in pochi e quindi i tempi si allungavano un pò.
Prezzo? Morbido il centone che se ne è volato, ma con grossa soddisfazione!
Voto complessivo: 7/8

Questo è quanto. Logicamente abbiamo visto altri ristoranti, ma non avendoli provati non posso certo commentare, anche se, passando per il ghetto, appena dietro la sinagoga c'erano dei ristoranti che ispiravano davvero, ma il tempo tiranno non ci ha permesso una sosta.

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